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INTERNET FOR PEACE

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www.internetforpeace.org

Wired on the occasion of the Internet for Peace project launch dedicated to nominating the Web for the next Nobel Peace Prize, is setting up a special purpose-built site, www.internetforpeace.org. An entirely no-profit initiative wherein all cyber citizens can meet and debate upon issues relating to peace and global communications.

Designed by Ogilvy, www.internetforpeace.org will go online in English commencing November 20. The web space will feature the many details concerning the Internet for Peace project. First and foremost, the manifesto driving the nomination, published and translated in as many as 15 languages: anyone wishing to support the Internet as a candidate for the Nobel Peace Prize in 2010 can sign the nomination roster. Moreover, signatories may submit their own language version of the Internet for Peace poster so as to further enrich the channel of brotherhood and communication lying at the heart of its text. The video equivalent of the manifesto may be "embedded" by all those wanting to add the Internet for Peace mission to their webpage.

www.internetforpeace.org will provide ample room to the project's ambassadors: the Nobel Peace Prize winner Ms. Shrin Ebadi, the first signatory of the manifesto; Professor Umberto Veronesi; fashion designer Mr. Giorgio Armani; Wired Italia Editor, Mr. Riccardo Luna; Wired USA Editor, Mr. Chris Anderson; Wired UK Editor, Mr. David Rowan. Web denizens can therefore enjoy access to the history of each of these Internet for Peace ambassadors and the grounds on which they have embraced the cause for nominating the web as the 2010 Nobel Peace Prize Winner

An eye-catching area has been reserved for the subscribers of Internet for Peace - a page for all those signing in their names for supporting the project. The screen will roll out a giant planisphere scrolling down the names and countries, in real time, of all those supporting the Internet for the next Nobel Peace Prize. Just to drive home the point of the extent to which the Web can crumble barriers, shorten distances, blur frontiers far and wide by transforming the beliefs of each one of us into a global force for peace.

Visitors to www.internetforpeace.org could then contribute to the campaign by Wired through the creation their own content on the subject. A click on media will provide access to videos submitted by users about their vision of Internet for Peace or photos and snapshots on the subject. The website will be accompanied by a dedicated You Tube channel.

Institutions and Corporations supporting the Internet for the year 2010 Nobel Peace Prize will also be listed on www.internetforpeace.org .

The Internet for Peace website has plenty of features ready to offer a say to anyone wishing to debate a plain truth of our daily lives: the Internet is the greatest instrument of opportunity Humanity has ever had to spread the message of peace.



Wired in occasione della Internet per la Pace lancio del progetto dedicato alla nomina del Web per il prossimo Nobel per la Pace, è la creazione di uno scopo speciale costruito il sito, www.internetforpeace.org. Un'iniziativa del tutto no-profit in cui tutti i cittadini cyber possono incontrarsi e discutere su questioni relative alla pace e alla comunicazione globale.

Progettato da Ogilvy, www.internetforpeace.org andrà on-line in lingua inglese a partire 20 novembre. Lo spazio web conterrà i molti dettagli riguardanti la Internet per la Pace progetto. In primo luogo, il manifesto di guida per la nomina, pubblicato e tradotto in ben 15 lingue: chiunque voglia sostenere l'Internet come candidato per il Nobel per la Pace nel 2010 è possibile firmare il registro di nomina. Inoltre, i firmatari possono presentare la loro versione in lingua propria della Internet per la Pace poster in modo da arricchire ulteriormente il canale di fratellanza e di comunicazione situata al centro del suo testo. L'equivalente video del manifesto può essere "embedded" da parte di tutti coloro che vogliono aggiungere la Internet per la Pace missione per la loro pagina web.

www.internetforpeace.org offrirà ampio spazio agli ambasciatori del progetto: il Premio Nobel per la pace Ms. Shrin Ebadi, il progettista primo firmatario del manifesto, il professor Umberto Veronesi; moda Mr. Giorgio Armani; Wired Italia Editor, Riccardo Luna; Wired USA Editor, Mr. Chris Anderson; Wired UK Editor, il signor David Rowan. Abitanti Web possono dunque beneficiare di un accesso alla storia di ciascuno di questi Internet per la Pace ambasciatori e dei motivi su cui essi hanno abbracciato la causa di nomina del web come il 2010 Nobel per la Pace

An eye-catching spazio è stato riservato per gli iscritti Internet per la Pace - Una pagina per tutti coloro che firma nei loro nomi per sostenere il progetto. Lo schermo stendere un planisfero gigante scorrere i nomi e paesi, in tempo reale, di tutti coloro che sostengono l'Internet per il prossimo Nobel per la Pace. Solo a guidare a casa il punto della misura in cui il Web può crollare le barriere, di accorciare le distanze, blur frontiere lungo e in largo, trasformando le convinzioni di ognuno di noi in una forza globale per la pace.

Visitatori www.internetforpeace.org potrebbe quindi contribuire alla campagna di Wired attraverso la creazione di propri contenuti sul tema. Un click su supporti fornirà l'accesso ai video inviati dagli utenti circa la loro visione del Internet per la Pace o le foto e le istantanee sul tema. Il sito web sarà accompagnata da un apposito canale di You Tube.

Istituzioni e gli Enti di supporto Internet per l'anno 2010 del Premio Nobel per la Pace sarà inoltre elencati www.internetforpeace.org .

Il Internet per la Pace sito web è ricca di funzionalità pronto ad offrire un dire a chiunque voglia discutere di una pura e semplice verità della nostra vita quotidiana: Internet è il più grande strumento di opportunità l'umanità abbia mai avuto a diffondere il messaggio di pace.


Wired Ufficio Stampa
Mara Vitali Comunicazione
Corso Indipendenza, 1 - 20129 Milano
tel. 02 70108230 - Stampa@mavico.it

INTERNET-NOBEL PER LA PACE 2010

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Con il supporto di Shirin Ebadi, Giorgio Armani e Umberto Veronesi, Wired ha candidato il web per l’assegnazione
dell’importante riconoscimento.


Candidare internet e i suoi padri fondatori all’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2010. E’ l’iniziativa del mensile Condè Nast Wired Italia, che inizia con il numero di dicembre una lunga campagna di sostegno della durata di dieci mesi. Si tratterà di un viaggio attraverso il ruolo che la rete gioca, ha giocato e giocherà nella promozione di pace, integrazione e comunicazione in tutto il mondo.

Il numero di dicembre, in uscita sabato 21, si concentrerà su quello che è stato evidenziato dal direttore di Wired Italia, Riccardo Luna, come il punto di partenza della campagna Internet for Peace: la rivolta iraniana di Teheran dopo le ultime elezioni presidenziali. “Dobbiamo guardare a internet come a una grande community in cui uomini e donne di tutte le nazionalità e di qualsiasi religione riescono a comunicare, a solidarizzare e a diffondere, contro ogni barriera, una nuova cultura di collaborazione e condivisione della conoscenza. Internet può essere considerato per questo la prima arma di costruzione di massa, in grado di abbattere l’odio e il conflitto per propagare la democrazia e la pace. Quanto accaduto in Iran dopo le ultime elezioni e il ruolo giocato dalla rete nella diffusione delle informazioni altrimenti prigioniere della censura sono solo l’ultimo esempio di come Internet possa divenire un’arma di speranza globale”, ha spiegato Luna, confessando che l’idea è balenata in seguito a un affermazione di Rita Levi Montalcini, che individuò nella rete un fattore in grado di cambiare il mondo.

Da un premio Nobel (Levi Montalcini per la medicina nel 1986), all’altro: a proporre ufficialmente la candidatura del web, come previsto da regolamento, è il Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi. A prestare il volto al progetto come ambasciatori, anche lo stilista Giorgio Armani, Umberto Veronesi e i direttori di Wired Uk, David Rowan, e di Wired Usa, Chris Anderson.

Il cammino dell’iniziativa, che si propone di coinvolgere altri editori in tutto il mondo e assicura di avere il sostegno di un altro news magazine italiano, sarà cadenzato dal sito internetforpeace.org (firmato dal Gruppo Ogilvy), da un canale YouTube dedicato e da una serie di video-racconti in onda mensilmente su Current Tv, canale del, non a caso, Premio Nobel per la Pace 2007 Al Gore.

“Da sempre la democrazia germoglia dove c’è accoglienza, ascolto, scambio e condivisione. [...] Ecco perché internet è strumento di pace [...]”, recita il manifesto redatto da Wired, che si iscrive perfettamente in un contesto in cui i regimi totalitari temono la libera circolazione di informazioni su internet, la Cina su tutti, e in cui, l’esempio iraniano ne è stata l’ultima manifestazione, social network e blog testimoniano in tempo reale quello che le agenzie di stampa non arrivano a raccontare.

Internet è la voce del popolo e, in quanto tale, non è arginabile. E’ democrazia e, aspetto destinato a suscitare perplessità nel cammino in direzione del Nobel, in taluni casi anarchia. Internet non è buono, come sottolineato dalla stessa Shirin Ebadi (protagonista della copertina di dicembre - nella foto) “può essere usato anche per favorire guerre e terrorismo, come dimostra l’opera di proselitismo dei talebani. Ma il passa parola della sollevazione di Teheran - che ha viaggiato anche al ritmo di 220mila Tweet all’ora - è stato troppo impetuso per lasciare anche il minimo dubbio sul fatto che senza la rete non sarebbe stato possibile”.

Internet è un mezzo. E in un contesto in cui, quello europeo, con la legge francese Hadopi si mette in dubbio il fatto che l’essere connesso al web sia o meno un diritto fondamentale di ogni cittadino e in cui, parlando del Bel Paese, si è ancora reticenti a sostenere con tutte le risorse, economiche e non, possibili lo sviluppo della banda larga, l’iniziativa di Wired si propone di mettere un punto. Non di conclusione, ovviamente, ma di partenza: il web può e deve promuovere pace e comunicazione. E chi ritiene che questo stia già avvenendo non può che sottoscrivere la candidatura al Nobel per la Pace 2010.


• Martina Pennisi

tratto da http://quomedia.diesis.it/news/19975/a-internet-il-nobel-per-la-pace

INTERNET NOBEL PER LA PACE 2010

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INTERNET NOBEL PER LA PACE 2010

Wired Italia lancia il progetto Internet for Peace candidando ufficialmente il Web al Premio Nobel per la Pace 2010. In occasione della pre­sentazione pubblica del progetto in programma a Milano venerdì 20 novembre al Piccolo Teatro Studio, alle ore 18, all’interno delle manifestazioni di Science For Peace Live, saranno al fianco di Riccardo Luna anche le redazioni di Wired USA e Wired UK. Il Direttore di Wired Italia, infatti, sarà accompagnato dagli interventi del Direttore di Wired Uk David Rowan e dal Direttore di Wired USA Chris Anderson, che per l’occasione sarà in collegamento video da Detroit.
L’idea, a cui sarà dedicato il pros­simo numero di Wired, vedrà coinvolti numerosi ambasciatori e supporters, primi fra tutti il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, il Professor Umberto Veronesi, lo stilista Giorgio Armani, insieme alle redazioni di Wired USA e Wired Uk. Con l’aumento della sua diffusione e della sua acces­sibilità, Internet ha ampiamente dimostrato di non essere solo una rete di computer collegati fra loro o un contenitore di pagine web navigabili dagli utenti, ma si offre come pre­zioso e potente strumento di comunicazione globale in grado di oltrepas­sare anche quelle distanze dettate da restrizioni di tipo politico e militare. Partendo dall’idea che Internet si costituisca soprattutto come strumento di democrazia fruibile da tutti, in grado di veicolare mes­saggi di solidarietà e civiltà, è nato il progetto di Wired Italia, Internet for Peace, con l’obiettivo di candidare la Rete al pros­simo Premio Nobel per la Pace.

Così il Direttore di Wired Italia Riccardo Luna commenta Internet for Peace: “Dobbiamo guardare ad Internet come ad una grande community in cui uomini e donne di tutte le nazionalità e di qualsiasi religione riescono a comunicare, a solidarizzare e a diffondere, contro ogni barriera, una nuova cultura di collaborazione e condivisione della conoscenza. Internet può essere considerato per questo la prima arma di costruzione di massa, in grado di abbattere l’odio e il conflitto per propagare la democrazia e la pace. Quanto accaduto in Iran dopo le ultime elezioni e il ruolo giocato dalla Rete nella diffusione delle informazioni altrimenti prigioniere della censura sono solo l’ultimo esempio di come Internet possa divenire un’arma di speranza globale”.

Il viaggio di Internet for Peace sulle pagine di Wired Italia partirà proprio dall’Iran e dalla rivolta di Teheran dopo le ultime elezioni pre­sidenziali. Ogni mese infatti e fino a settembre 2010, Wired dedicherà un approfondimento alle storie e alle esperienze di chi — con la Rete — ha provato e prova a fare crescere la pace. Inoltre per ogni storia raccolta Current Tv realizzerà un video racconto che verrà trasmesso oltre che in Italia anche negli Stati Uniti e in Inghilterra. Dall’Iran arriva anche la prima firmataria del manifesto di Internet for Peace a cui Wired Italia ha voluto dedicare la copertina del pros­simo numero in edicola dal 21 novembre. Shirin Ebadi, prima iraniana musulmana a vincere il Premio Nobel per la Pace nel 2003, si è schierata a sostegno della candidatura di Internet per il pros­simo Premio Nobel per la Pace e ha così dichiarato a Wired Italia: “Internet può essere usata anche per favorire guerre e terrorismo, come dimostra l’opera di proselitismo dei talebani. Ma il pas­saparola della sollevazione di Teheran — che ha viaggiato anche al ritmo di 220mila tweet all’ora — è stato troppo impetuoso per lasciare anche il minimo dubbio sul fatto che senza la Rete non sarebbe stato pos­sibile. Non è un caso — prosegue la Ebadi - che ai primi processi contro i dimostranti il procuratore generale abbia accusato Google, Facebook e Twitter di complottare contro l’ordine costituito”.

Insieme a Shirin Ebadi, in veste di ambasciatori di Internet for Peace, lo stilista Giorgio Armani e il Professor Umberto Veronesi, che proprio all’interno della Conferenza Mondiale della sua Fondazione, Science for Peace, ospiterà il lancio della candidatura di Internet al Premio Nobel per la Pace 2010.
Il Professor Veronesi ha dichiarato nell’editoriale pubblicato da Wired sul numero di dicembre: “Se il Web vincesse Il Nobel dimostreremmo agli osservatori futuri due cose: che avevamo capito la portata della rivoluzione globale rappresentata dalla Rete; che eravamo determinati a volgerla al miglior utilizzo nell’interesse dell’umanità intera”.

Chris Anderson, Direttore di Wired USA ha dichiarato: “Nel 1993, Rupert Murdoch affermò che la TV satellitare rappresentava una forza inequivocabile di democrazia perché riusciva ad oltrepas­sare i confini territoriali dando ai popoli una prospettiva globale in qualunque parte del mondo, grazie alla sua capacità di divulgare informazioni e di distruggere i tiranni e la loro propaganda. Murdoch ha pagato a caro prezzo questa dichiarazione, il governo cinese gli ha sbarrato l’ingresso al vasto mercato del paese. Murdoch comunque aveva ragione: la tecnologia può davvero cambiare il mondo.
Internet — prosegue Chris Anderson — ha ora raggiunto un livello superiore; è riuscito ad aver la meglio perfino sui media moguls permettendo a tutti di collegarsi direttamente. Così facendo, ha fatto emergere una rifles­sione profonda sulla specie umana. La gente vuole la pace e se ne ha la pos­sibilità, lavorerà inces­santemente per averla. In poche parole, non c’è partita fra un account su Twitter e un fucile AK-47, ma a lungo termine la tastiera è più potente della spada”.

David Rowan, Direttore di Wired Uk si è così espresso sulla candidatura di Internet al Premio Nobel per la Pace: “Nella redazione inglese di Wired, siamo felici di dare il nostro appoggio alla campagna
Internet for Peace. La Rete è la più grande forza trasformativa che abbiamo nella vita moderna, ha dato a tutti noi la pos­sibilità di riprenderci il potere dei governi e delle multinazionali. Il Web ha reso il mondo totalmente trasparente, ora le varie lobby devono fare i conti con Internet se vogliono manipolare e sfruttare sia i cittadini sia i consumatori. Ecco il motivo per il quale è il momento che il Comitato Nobel riconosca l’impatto positivo di Internet nella vita di tutti i giorni”.

Tante le aziende che hanno già accolto l’invito di Wired Italia a sostenere la candidatura di Internet al Premio Nobel per la Pace: Sony Ericsson, Tiscali, Fineco, Fastweb, Microsoft Italia, Telecom Italia, Unendo Energia, Vodafone Italia, Citroën e H3G hanno realizzato per l’occasione dieci differenti pagine creative a sostegno di Internet for Peace che Wired pubblicherà sul numero di dicembre.

Numerose inoltre le iniziative collaterali ideate da Wired Italia a sostegno dell’iniziativa, tra cui un canale speciale su Youtube.

Il lancio del sito e la raccolta di adesioni è fis­sata, dunque, per venerdì 20 novembre alle ore 17.30 quando sarà online il sito www.internetforpeace.org

[fonte: Wired.it]

 

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